Mamma Natuzza, la mistica di Paravati che sarà beata

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Mamma Natuzza, la mistica di Paravati che sarà beata

Natuzza

La mistica calabrese che ha impressionato il mondo di credenti e di scettici. Conosciuta in Italia e all’estero per le esperienze soprannaturali che hanno caratterizzato la sua vita, è stata protagonista di diversi eventi mistici dall’età dell’infanzia. Alcune di queste manifestazioni di spiritualità come l’ubiquità o la passione, ricordano le esperienze tipiche dei santi, sono molti i casi simili nella storia. Altre, invece, come l’emografia, sono episodi soprannaturali di cui non si era mai parlato prima del caso di Paravati.

Natuzza-effige di Maria

Nella via dove abitava Natuzza la processione dell’effige di Maria Rifugio delle Anime

Chi è Natuzza Evolo

Natuzza (diminuitivo di Fortunata) è nata e cresciuta a Paravati, piccola frazione della provincia Vibo. La sua era una dimensione ‘antica’, dove l’istruzione era un privilegio, si viveva di educazione alla sopravvivenza, di cose semplici e di famiglie numerose.
La mistica ormai da decenni è un punto di riferimento per l’intera comunità del suo paese, per la Calabria e tutto il Sud Italia. Attualmente è in corso la causa di beatificazione. Ad annunciarlo il 17 novembre scorso è stato il vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea, Luigi Renzo, durante la celebrazione del venticinquesimo anniversario dell’arrivo della sacra effige del Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime a Paravati.

Natuzza-donne in processione

Alcune donne devote a Natuzza durante la processione di Maria Rifugio delle Anime del 17 novembre 2018

Una ricorrenza che si festeggia sempre con una processione, dei momenti di preghiera mariana, e una messa nella piazza di Villa della Gioia, dove è situata la chiesa-santuario costruita per volontà della mistica. Qui accorrono circa 15mila persone ogni anno, in rappresentanza dei cenacoli di preghiera fondati proprio da Mamma Natuzza. La via che ha portato nel 2014 all’inizio della causa di canonizzazione è stata molto lunga, ricca di polemiche e incertezze. Non è facile indagare e sottoporre a verifica qualcosa che per natura prescinde dalle prove empiriche e dall’analisi scientifica.

Natuzza- chiesa santuario

La chiesa santuario del Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime a Paravati

La posizione della Chiesa e il ricovero in manicomio

Prendere una posizione sulla veridicità di fatti ultraterreni con un’accezione inspiegabilmente divina è un atto di responsabilità da parte della Chiesa, che non può essere preso alla leggera. Nel 1940, infatti, quando erano emerse da qualche anno le doti di Natuzza, padre Agostino Gemelli (noto per l’indagine del Sant’Uffizio su Padre Pio) non esitò a definire la ragazza, allora sedicenne, affetta da sindrome isterica. Padre Gemelli, scienziato oltre che teologo, esortò l’intera parrocchia non occuparsi del caso di Natuzza. E poco dopo per favorirne la guarigione prescrisse alla mistica il ricovero in manicomio, dove trascorse qualche mese.

Natuzza-ritratto

Natuzza Evolo

Da allora la Chiesa ha cambiato posizione percorrendo una strada fatta sì di insicurezze, ma che col tempo sono state sormontate dalle testimonianze di tantissime persone, che hanno costruito una vera e propria devozione nei confronti della mistica. La vicinanza della gente a Mamma Natuzza è stata spontanea e costante proprio per l’umiltà che la contraddistingueva, e per la gratuità con cui si rendeva disponibile all’ascolto e alla preghiera per gli altri. Oggi viene ricordata anche per la sua peculiare autenticità e l’attitudine all’accoglienza.

Le doti soprannaturali della mistica

Natuzza abitava in una stretta via del centro del paese, col marito e i suoi cinque figli. Qui riceveva centinaia di persone che si recavano da lei da ogni dove (anche dall’estero) per avere consigli e rassicurazioni. Li ascoltava tutti, con un ritmo di circa 400 appuntamenti a settimana. Veri e propri pellegrinaggi individuali di persone in cerca di verità e redenzione. Molti desideravano mettersi in contatto coi cari estinti, coi quali Natuzza aveva la dote di comunicare. La sua particolarità consisteva nel fatto che non era lei a cercare le anime dei defunti, ma erano queste che le si manifestavano, durante uno stato di trance, talvolta con dei messaggi per i parenti ancora in vita.

Natuzza-folla per la processione

Lo scorso novembre in 15mila per Natuzza a Paravati

Le si riconosce anche il dono della bilocazione, ovvero la capacità di essere in due luoghi contemporaneamente. Insieme al mistero, che non può trovare una spiegazione scientifica, dell’apparizione delle stimmate durante la Quaresima. Tra i doni divini quello assulutamente unico di Natuzza è la comparsa di emografie. Il termine è un neologismo che indica l’apparizione di parole o disegni tramite l’iscrizione del liquido ematico sul derma . La mistica “sudava sangue” che poi andava a formare delle immagini o delle frasi con un significato di tipo teologico e religioso.

Natuzza-back stage video

Uno scatto di DAJANA e del cast del back stage di “Madre è”

“Madre è”: il nuovo singolo dedicato a Natuzza

Dal 6 gennaio è online il videoclip “Madre è”, girato a Paravati con la regia di Mauro Nigro e prodotto interamente in Calabria. Il brano è della cantautrice tarantina DAJANA ed è dedicato alla figura di Natuzza, donna semplice e esempio di santità e benevolenza. Il singolo in due settimane ha già raggiunto 19mila visualizzazioni a testimonianza dell’affetto e della devozione che la gente prova nei confronti di Natuzza. “Madre è” vuole essere un omaggio in musica e parole per colei che amava i suoi fedeli come se fossero suoi figli. Natuzza, infatti, ha dedicato la sua vita ai bisognosi, ai malati e ai giovani. Ancora in vita ha voluto la nascita della Fondazione Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime per favorire l’impegno nel sociale e l’assistenza agli ultimi. È stata fondata una casa di riposo, e come ha dichiarato il presidente della fondazione Pasquale Anastasi: “siamo in attesa di ricevere l’autorizzazione per aprire un centro di riabilitazione e di ricovero per malati terminali secondo le volontà testamentarie da lei lasciate”.

Mamma Natuzza, la mistica di Paravati che sarà beata ultima modifica: 2019-01-22T11:25:57+01:00 da Anna Colistra

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