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CHIESE MITI E LEGGENDE

La Veterana: la chiesa più antica di Lamezia

la chiesa a nord della città

Un connubio di storia, leggenda e fede lega la comunità lametina alla chiesa della Veterana, conosciuta anche con l’appellativo di chiesa delle Cucchiarelle. Eretta intorno al 1200 sul pendio roccioso che sovrasta il rione di San Teodoro, la chiesa rappresenta un chiaro esempio della commistione tra devozione e tradizione che la popolazione calabrese incarna da secoli. L’usanza di recarsi presso l’edificio religioso nel giorno della Pasqua, infatti, ha avuto inizio nel 1542. Ancora oggi, la cittadinanza mantiene la tradizione con dedizione.

le Cucchiarelle nel documento ufficiale incorniciato

La leggenda che associa la Veterana a Federico II di Svevia

Arroccata sulle pendici del rione di San Teodoro – il quartiere più antico di Lamezia Terme – la chiesetta della Veterana si erge sul promontorio e domina tutta la piana. Si tratta dell’edificio religioso più antico della città, edificato intorno al 1200 sui resti di un monastero basiliano di costruzione ancora più remota.
Una antica leggenda popolare vuole che la chiesa sia sorta per il desiderio di una delle figlie di Federico II di Svevia. Durante la permanenza dell’imperatore nel castello dirimpettaio alla chiesa, infatti, una delle sue figlie rivelò al monarca l’apparizione in sogno della Madonna delle Grazie. Nella visione onirica, l’evanescente icona manifestò la volontà di vedere eretta, sul colle dinanzi alla roccaforte, una chiesa in suo onore. Il sovrano – designato con l’appellativo di Stupor Mundi per la sconfinata ed eclettica curiosità intellettuale – acconsentì alla richiesta rivoltagli dalla erede.

veduta del castello con albero sulla sinistra

Uno scatto che ritrae sullo sfondo il castello Normanno-Svevo

Nasce la chiesa della Veterana di fronte al Castello Normanno – Svevo

Federico II, nonostante i contrasti con la chiesa, si dimostrò un uomo di ampie vedute e fervida cultura, molto amato dai sudditi per la sua propensione a soddisfarne le esigenze. All’interno del castello, dimora della famiglia reale, era stata costruita una cappella consacrata a San Nicola di Castelnuovo in prossimità della quale il popolo poteva recarsi per rivolgere le proprie preghiere. La comunità, però, cresceva a vista d’occhio e il luogo sacro era ormai troppo angusto per consentire l’adorazione dei santi e la tumulazione dei defunti. Così, quando il popolo esternò il desiderio di un nuovo santuario, il monarca fece costruire l’edificio, anche per accordare la volontà della discendente.

Facciata della chiesa vista dal basso

La facciata della Chiesa della veterana

Designato in origine con il nome di “Chiesa della Madonna delle Grazie”, in nome dell’apparizione rivelata dalla principessa, il santuario è stato, però, da sempre conosciuto come “Chiesa della Veterana” per le sue origini tanto vetuste da essere quasi dimenticate.

Il terremoto che distrusse il santuario e la sua ricostruzione

Il catastrofico terremoto che nel 1638 devastò Nicastro, non risparmiò neppure la chiesa della Veterana. Scossa tellurica talmente intensa da provocare il crollo di quasi tutte le opere architettoniche fino ad allora costruite, compreso il piccolo santuario. Dell’antico luogo di culto rimasero in piedi solamente il muro sinistro e la facciata.

Interno della chiesa

La navata dell’edificio religioso

Venne, invece, completamente raso al suolo il romitorio nel quale avevano risieduto i padri Cappuccini dal 1541 al 1545. Il funesto avvenimento sconvolse la comunità – oltre a dimezzarne gli abitanti – che si adoperò per riedificare il quartiere e la chiesa, impiegando i materiali che aveva a disposizione, purtroppo scadenti e poco pregevoli. Dichiarata pericolante, nel 1961 la chiesa venne chiusa al pubblico. La comunità nicastrese rimase, però, molto legata al luogo di culto, tanto che due anni più tardi raccolse una somma di denaro necessaria al suo restauro.

L’importanza artistica del luogo di culto

Quella della Veterana, non è soltanto la piccola e graziosa chiesetta più antica della città, è un luogo di culto di considerevole rilevanza artistica

la veterana - rione di San Teodoro

Il rione di San Teodoro dominato dal castello Normanno-Svevo

L’edificio sacro è stato, infatti, sede della confraternita della Madonna delle Grazie che, durante la sua permanenza, dotò il santuario di un altare in perfetto stile barocco. La congrega, peraltro, adornò la chiesa con tele pregiate, come quella che ritrae la Madonna insieme alla principessa erede di Federico II prostrata ai suoi piedi. La facciata e gli interni, invece, riflettono un gusto semplice ed essenziale, in piena armonia con il borgo circostante.

Le cucchiarelle

Non finiscono qui le curiosità che ruotano intorno a questo luogo sacro. Quella della Veterana, infatti, è conosciuta anche come chiesa delle Cucchiarelle.

la veterana - le antiche reliquie che danno il nome alla chiesa

Appellativo attribuito al santuario per le peculiari reliquie di latta custodite al suo interno, che prendono la forma di “cucchiarelle”, per l’appunto. Non si tratta di un semplice arnese da cucina, ma di una rilevante traccia storica del passato di questa città. Nei frammenti delle cucchiarelle, infatti, venne affissa la bolla ceduta dal pontefice Paolo III nel 1542. La pergamena sancì la concessione delle indulgenze di 100 giorni a tutti i fedeli che si fossero recati presso la chiesa della Veterana durante particolari celebrazioni, compresa quella della Santa Pasqua. Ancora oggi che, dell’originaria bolla papale non è rimasto quasi più nulla, i fedeli, nel pomeriggio della domenica di Pasqua, fanno visita al luogo di culto per assicurarsi le indulgenze.

La Veterana: la chiesa più antica di Lamezia ultima modifica: 2019-05-01T09:07:29+02:00 da Martina Falvo

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