Il parco Felice Mastroianni è un polmone verde nel cuore della città, nel quartiere di Nicastro Nord. Una bella oasi naturale attraversata dal fiume Piazza con due ponti di legno che collegano le sponde. Tante panchine, giochi per bambini e un bel campetto da basket. Negli ultimi anni, però, l’incuria dovuta alla negligenza delle istituzioni e il malcostume dei visitatori lo hanno notevolmente degradato. Tanto da spingere alcuni frequentatori abituali dell’area a costituire nel 2017 il comitato “Quelli che il parco”. Il sodalizio, guidato dal presidente Cesare Gagliardi e dal vice l’artista Maurizio Carnevali, intende salvare questo grande “giardino” cittadino confrontandosi proficuamente con l’amministrazione comunale.
Il parco prende il nome da Felice Mastroianni, poeta originario di Platania piccolo centro dell’hinterland lametino. Mastroianni, ricordato come il cantore delle ‘fate del Reventino’, è figura di alto spessore morale e culturale tra le più importanti del panorama letterario del Novecento.
Parco Mastroianni, l’incontro con l’assessore Dattilo e la consigliera D’Amico
Più volte è stato chiesto di riaprire i ponti, chiusi da anni ormai per motivi di sicurezza. Ma ancora nulla. E, a dire del comitato, finora le istituzioni non hanno considerato il parco Mastroianni come una priorità.
Prima che la città e tutta Italia fossero travolte dall’emergenza sanitaria generata dal diffondersi del Coronavirus, “Quelli che il parco” hanno convocato l’assessore all’edilizia e urbanistica, Franco Dattilo, per avere un confronto diretto sulle problematiche. All’incontro, che si è tenuto al parco Mastroianni, erano anche presenti il consigliere comunale Antonietta D’Amico e per il comitato oltre a Gagliardi e Carnevali i consiglieri Patrizia Mazzei e Francesco Raffaele.
Le prospettive future
Al centro dell’incontro, informa il comitato con una nota, “il confronto sui principali problemi del parco: riapertura dei ponti chiusi ormai da troppo anni, la carenza di illuminazione e la scarsa pulizia”.
L’assessore ha assicurato “la massima attenzione su queste priorità che rilancerebbero l’importante area verde quale uno dei principali punti di aggregazione e svago della città”. Prospettive e progetti per il futuro che, con l’incalzare della pandemia hanno subìto una brusca battuta d’arresto visto che anche gli enti locali hanno dovuto sottostare alle norme restrittive dettate dall’emergenza Covid-19.
Il parco polivalente
Amministratori e componenti del comitato sono d’accordo nel ritenere che il parco abbia caratteristiche e potenzialità tali da essere polivalente. Si può praticare sport, realizzando campi di basket e calcetto, per le bocce, percorsi fitness. Per gli amanti della natura, si possono prevedere percorsi botanici o magari creare degli orti didattici.
Tutto ciò senza tralasciare le zone relax. Sarebbe bello avere, commenta il comitato, “un punto di ristoro, un’area bimbi attrezzata e anche uno sgambatoio per gli amici a quattro zampe”. I componenti del comitato si sono detti soddisfatti “per la disponibilità di assessore e consigliere, tra l’altro intervenuti nonostante una pioggia incessante, ed hanno considerato soddisfacenti gli impegni presi. L’auspicio è che alle promesse seguano i fatti, appena questo triste periodo di quarantena e di fermo delle attività sarà finalmente finito.
(Foto Comitato “Quelli che il parco”/ Scaramuzzino)