Emergenza Coronavirus in Calabria, regione del Sud presa d’assalto dall’emigrazione di ritorno. Negli ultimi giorni migliaia di calabresi residenti nel Nord Italia, nei territori già contagiati dal virus, sono rientrati in regione nelle loro città d’origine. In pratica la Calabria è stata invasa da tantissimi potenziali soggetti che potrebbero già essere contagiati senza saperlo. Persone che potrebbero, a loro volta, trasmettere il virus a chi sta loro vicino. Per la Calabria si tratta di una situazione a dir poco drammatica in quanto il sistema sanitario regionale non è in grado di affrontare un’emergenza sanitaria di tali proporzioni.
La Regione Calabria impone la quarantena obbligatoria
La presidente della Regione Calabria Jole Santelli ha già siglato l’ordinanza che introduce le misure straordinarie per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Il documento è rivolto a chi è arrivato in Calabria o vi abbia fatto ingresso negli ultimi quattordici, giorni dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico.
Per tali soggetti è disposta la misura della quarantena obbligatoria con sorveglianza attiva. È necessario comunicare questa misura al proprio medico di Medicina generale o pediatra di libera scelta. Oppure si può telefonare al numero verde regionale 800-767676 o al dipartimento di Prevenzione dell’azienda sanitaria provinciale territorialmente competente. Il dipartimento in questione adotterà le misure necessarie.
La Regione Calabria vara il Piano operativo per l’emergenza Coronavirus
La Regione Calabria ha predisposto il piano operativo per l’emergenza Coronavirus, che, proprio oggi, vien presentato alle aziende sanitarie ed ospedaliere. Il piano operativo prevede, fra l’altro, l’attivazione di ulteriori 50 posti letto in Terapia intensiva e 140 posti tra Malattie infettive e pneuomologia. Il tutto da attivare in tempi stretti.
In una seconda fase dell’emergenza è prevista anche l’attivazione di un ospedale Covid per ciascuna area e azienda sanitaria provinciale. In pratica, l’ospedale Covid accoglierà eventuali pazienti positivi, sintomatici e che hanno necessità di ausili specifici e di assistenza sanitaria da parte di specialisti. Inoltre, per ciascuna area e azienda sanitaria provinciale saranno individuati gli ospedali, attualmente dismessi, da destinare ad eventuali quarantene generalizzate.
La task force e l’appello della governatrice Jole Santelli
Le disposizioni messe a punto dalla task force istituita dalla Regione Calabria riguardano anche i pronto soccorso ospedalieri. Ai presidi sanitari si raccomanda di valutare la possibilità di limitare, per quanto possibile, gli ingressi nelle strutture. Naturalmente si chiede anche di prendere misure precauzionali per le persone con febbre o sintomatologie respiratorie. Scaglionare gli accessi ed evitare affollamenti sono tra le misure indicate dal governo regionale.
I quattro laboratori di microbiologia degli ospedali hub di Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria e Mater Domini proseguiranno le attività riguardanti le analisi dei tamponi. Queste strutture ospedaliere garantiranno la trasmissione delle informazioni sugli esiti dei test nelle modalità stabilite con l’ente regionale.
Il monitoraggio
Sul sito istituzionale della Regione Calabria è stata inserita una scheda censimento per il monitoraggio dei rischi da Covid-19. È possibile trovarla al link: http://emergenzacovid.regione.calabria.it/. Il governo regionale invita alla compilazione della scheda. L’invito è per chi arrivi in Calabria o vi abbia fatto ingresso negli ultimi quattordici giorni, dopo aver risieduto in zone a rischio contagio.
In questo modo si potrà creare, nel rispetto della privacy, un database e si potrà monitorare il flusso degli arrivi. Nell’archivio dati ci saranno anche le località di destinazione e lo stato di salute delle persone interessate.
(Slide e video presidente Jole Santelli – regione.calabria.it)