Ingrid e Gerlando, una struggente storia d’amore nell’antico castello Normanno – Svevo di Nicastro. La leggenda tra il paggio e la principessa risale ai tempi di Federico II di Svevia, il potente imperatore che in epoca medievale ha conquistato molte regioni del Sud. Tra i suoi tanti possedimenti anche il castello costruito su un colle nella cittadina di Nicastro, in Calabria. Oggi dell’antico maniero rimangono solo alcuni ruderi che dominano la parte alta della città di Lamezia Terme. La storia è presente negli scritti di mons. Pietro Bonacci, sacerdote e letterato, e in quelli dello storico Vincenzo Villella, originario di Conflenti.
Ingrid e Gerlando
La leggenda ricorda l’appassionata storia d’amore tra il paggio Gerlando e la principessa Ingrid, figlia adottiva di Federico II. Secondo quanto tramandato, Ingrid era una trovatella che il sovrano aveva allevato a corte come se fosse sua figlia. Crescendo, la giovane si innamora del paggio Gerlando assegnato al suo servizio.
La statua di Federico II di Svevia che indica l’antico castello di Nicastro
Il sentimento dei due innamorati viene però fortemente contrastato dal sovrano che proprio non può accettare che la ragazza cresciuta come sua figlia e quindi appartenente ormai alla famiglia reale, possa amare un umile paggio. Gerlando, minacciato dalle guardie reali, è costretto a fuggire via nel vicino bosco che circonda il maniero. La povera Ingrid viene invece rinchiusa in una angusta stanza del castello, senza poter più rivedere il suo amato. La leggenda narra che un misterioso cavaliere di notte cammina intorno ai ruderi del castello; il suo passaggio è avvertito dallo scalpiccìo degli zoccoli del suo cavallo. Sarebbe lo spirito di Gerlando che si aggira intorno ai vecchi ruderi per poter ritrovare la sua bella infelice Ingrid.
La leggenda diventa fiaba musicale
La sfortunata storia d’amore del paggio e della principessa, da qualche tempo è diventata una fiaba musicale che viene rappresentata nelle scuole e in incontri culturali di vario genere. “Una cultura che dimentica le proprie tradizioni tradisce se stessa. Se tagliamo i nostri legami con il passato, altrettanto faremo con il nostro futuro: e non ci può essere educazione nello sradicamento”.
Francesca Prestia e Maurizio Carnevali presentano il lavoro editoriale in una scuola lametina
Questo il pensiero comune che ha spinto Francesco Polopoli, Maurizio Carnevali e Francesca Prestia a musicare la fiaba per farla conoscere agli studenti delle scuole e al grande pubblico. Il lametino Francesco Polopoli, è docente di lingua e letteratura latina e greca ed è membro del Centro internazionale di studi gioachimiti. Francesca Prestia, nativa di Catanzaro, è laureata in filosofia, è musicista ed è l’unica cantastorie donna della Calabria. Maurizio Carnevali, lametino anch’egli, è un grande pittore e scultore di fama internazionale.
La produzione editoriale
I tre grandi professionisti hanno scelto di utilizzare un ‘linguaggio multiplo’ per riscoprire un’antica storia medievale. Polopoli ha curato i testi, Prestia ha musicato una ballata per Ingrid e Gerlando, Carnevali ha realizzato le illustrazioni del lavoro editoriale.
Francesco Polopoli
La fiaba ritorna a nuova vita come ‘liturgia laica’ di un territorio, ancora custode di importanti tesori da riscoprire e tramandare. Il libro cd ( Link Edizioni) grazie alla consulenza del professor Polopoli, ha arricchito l’antica leggenda con postille di natura storica e linguistico-letteraria. I disegni del Maestro Carnevali e la voce di Francesca Prestia hanno contribuito a creare un sodalizio artistico perfetto. Ingrid e Gerlando sono tornati al Castello Normanno –Svevo, dove la loro romantica e triste storia, parla ancora agli innamorati di tutti i tempi.
