La Madonna della Buda (Madonna delle Grazie) è venerata a San Mango d’Aquino, centro montano del Reventino, il primo sabato e la prima domenica del mese di giugno. Quest’anno, per l’emergenza sanitaria causata dalla pandemia da Coronavirus, le celebrazioni mariane hanno inevitabilmente subìto degli sconvolgimenti. I festeggiamenti sono stati fortemente ridimensionati in ottemperanza alle misure di sicurezza anti-contagio.
La messa in onore della Madonna delle Grazie si è tenuta nell’anfiteatro, una struttura all’aperto nel cuore del paese che ha consentito ai fedeli di mantenere il ‘distanziamento sociale’ imposto dalle misure anti-Covid. Sull’altare a celebrare il rito il parroco di San Mango don Giacinto Torchia e don Antonio Stranges, parroco del vicino Comune di Martirano. Tutte le altre manifestazioni di pietà popolare sono state naturalmente soppresse. Ma non è certo venuta meno la devozione dei fedeli verso l’amatissima e veneratissima Madre di Dio.
Il messaggio del sindaco Luca Marrelli per la festa della Madonna della Buda
Il sindaco di San Mango d’Aquino, Luca Marrelli, in occasione della ricorrenza religiosa ha inviato un messaggio ai suoi concittadini.
“Quella della Madonna della Buda – afferma il primo cittadino – non è soltanto una festa, un momento di incontro e di condivisione, oltre che un’ occasione per rinnovare la propria fede e devozione. È molto di più! È il ritrovarsi uniti intorno a valori che superano le divisioni.
Il santuario della Madonna della Buda è l’ orgoglio della nostra comunità, un luogo di culto e di memoria.
Fondamentale, dunque, mantenere vive le tradizioni che hanno accompagnato le generazioni passate”. Marrelli ringrazia anche il parroco don Giacinto Torchia “che trasmette sempre messaggi di fiducia e solidarietà soprattutto in questo periodo molto delicato di crisi sanitaria, economica e sociale”. Per il sindaco “compito della cultura è anche essere custode della memoria di una comunità: storia, valori, usi e costumi, ovvero di tutto ciò che costituisce l’anima di un popolo”. Nei giorni scorsi San Mango e il santuario della Madonna della Buda hanno ricevuto la visita del vicepresidente della giunta regionale calabrese, Nino Spirlì.
La Madonna della Buda, la tradizione
Se non ci fosse stata l’emergenza sanitaria la festa si sarebbe articolata in momenti diversi, molto ricchi e intensi. Secondo tradizione inveterata il primo giorno è il sabato della Madonna di giugno, festa dedicata alla bellezza dei campi, della natura. L’antica usanza prevede la processione che percorre la “via della Madonna” al suono della banda musicale.
Nei tratti più impervi del percorso si sentono i “tummarinari”, ovvero i suonatori dei tamburi che scandiscono il ritmo del cammino. Il rito della processione si conclude al santuario della Buda, ubicato fuori dal centro abitato sammanghese. Dopo la celebrazione della messa, sempre in ossequio ad un’usanza secolare, i fedeli vanno a consumare il loro pranzo fra i campi vicini al santuario.
La festa a Scranton in Pennsylvania
La sacra effige della Vergine rimane nel santuario e durante la notte è vegliata dagli abitanti delle campagne e dai sammanghesi, che tornano in paese con la processione dell’indomani, cioè della domenica. Sul sagrato il fuoco rimane acceso per rischiarare le tenebre. Tutt’intorno si sente il suono di organetti e di fisarmoniche, danze e canti della tradizione popolare.
Domenica, secondo giorno di festa, le celebrazioni mariane si spostano in paese e si concludono con la messa officiata nella chiesa madre. La festa della Buda è celebrata anche negli Stati Uniti d’America. Sempre il primo sabato e la prima domenica di giugno, a Scranton in Pennsylvania, la comunità di emigrati sammanghesi si dà appuntamento in un luogo poco lontano dal centro abitato. È una località dove è stata realizzata una cappella in onore della Madonna e dove le celebrazioni seguono fedelmente l’antica tradizione nata a San Mango. Un ponte ideale tra il cuore della Calabria e gli Usa creato dalla “San Mango d’Aquino Society”.
(Si ringrazia il sindaco di San Mango d’Aquino, Luca Marrelli, per la gentile concessione delle immagini)