LAMEZIA. L’ottava edizione del Lamezia International Film Fest chiude con un bilancio più che positivo. Una kermesse che, in cinque giorni, ha delineato il quadro del miglior cinema italiano del momento con la proiezione di pellicole importanti e la partecipazione di grandi attori e registi. Alla cerimonia conclusiva del LIFF 8 ha partecipato anche il sindaco di Lamezia, Paolo Mascaro, con Giorgia Gargano e Luisa Vaccaro, rispettivamente assessore alla Cultura e allo Spettacolo. Gli amministratori comunali hanno evidenziato l’alto livello della manifestazione che ha avuto il merito di riportare il cinema in città, nella grande sala del Teatro Grandinetti. Una grandissima opportunità soprattutto per i giovani e per gli studenti delle scuole con cui l’organizzazione del festival ha interagito per diversi giorni.
Lamezia International Film Fest: l’edizione 2021
Uno sforzo davvero notevole, quello di realizzare un festival in un momento storico ancora fortemente condizionato dalla pandemia dilagante. Una sfida comunque vinta che esorta a guardare già al futuro e alla prossima edizione. Il Lamezia International Film Fest, con la direzione artistica di Gianlorenzo Franzì, chiude i battenti e lo fa incassando un eccellente risultato per quanto riguarda la qualità delle pellicole proposte e gli ospiti che hanno animato la kermesse culturale.
Nel foyer del Teatro Comunale Grandinetti il Liff8 ha concluso una intensa settimana tra proiezioni e talk e con l’assegnazione dei premi Ligea all’attore Fabrizio Ferracane e allo sceneggiatore e regista Massimiliano Bruno. Quest’ultimo, romano d’adozione ma lametino d’origine, ha ricevuto anche il prestigioso premio “Paolo Villaggio”, l’unico riconoscimento italiano che porta il nome del grande attore comico; premio approvato dai suoi stessi familiari. A realizzare i riconoscimenti, il Maestro Antonio La Gamba, straordinario artista calabrese originario di Vibo Valentia.
Lamezia International Film Fest: archiviata l’ottava edizione si pensa già alla prossima
Tra gli artisti che hanno partecipato al festival il regista Stefano Mordini col suo film “La Scuola Cattolica” ispirato al delitto del Circeo; Gianluca Jodice che ha realizzato il lungometraggio “Il cattivo poeta” sull’ultimo periodo della vita di Gabriele D’Annunzio. E, ancora, la regista Francesca Olivieri che con “Arberia” ha narrato la Calabria di origine albanese. Tante le proiezioni in programma nei cinque giorni del festival. Decisamente un ricco caleidoscopio di opere cinematografiche che hanno offerto il meglio del cinema italiano di questi ultimi anni.
Intrattenendosi con i tanti artisti presenti al festival, Franzì ha fatto un exursus sulla loro personale carriera che inevitabilmente ha incrociato la complessa vita del cinema italiano degli ultimi anni. Gusti, tendenze, modi di pensare e di porsi che, in ogni caso, fanno del cinema un’alta forma di arte. Un mezzo di comunicazione che continua a narrare il mondo reale e presunto, anche se con codici espressivi che mutano continuamente perché si adeguano all’evoluzione dei tempi.
UNA: il cinema in lingua originale
Molto apprezzato lo spazio dedicato all’associazione culturale UNA che da diversi anni propone la proiezione di film in lingua originale; durante il LIFF8 sono state proiettate tre pellicole di caratura internazionale: Nomadland, Les Misérables e Parasite. Film pluripremiati che hanno fatto riscoprire al pubblico la bellezza dei lavori cinematografici senza doppiaggio. Una partnership, quella con l’associazione UNA, rivelatasi vincente che ha dato un valore aggiunto al festival.
Fondazione Rambaldi e Rambaldi Promotions
L’ottava edizione del LIFF, patrocinata dalla Regione Calabria e dal Comune di Lamezia Terme, ha vantato la collaborazione della Rambaldi Promotions, rappresentata alla cerimonia di chiusura dal presidente Giuseppe Lombardi. “La Fondazione Rambaldi e la Rambaldi Promotions esprimono compiacimento e soddisfazione per aver sostenuto il LIFF. Un festival colto – ha sottolineato Lombardi – che esporta un’immagine della Calabria e del Sud certamente non stereotipata. Scevra da facili luoghi comuni o dai soliti giudizi negativi e massificanti. In un territorio come quello calabrese cinema significa anche turismo: crescita culturale che, se ben concertata, diventa sinonimo di sviluppo economico”.
Il Lamezia International Film Fest e le lingue del cinema
Da rimarcare, inoltre, che il LIFF 8 ha avuto come sottotitolo “Le lingue del cinema”: un fil rouge grazie al quale è stato creato un focus sulla millenaria storia e cultura arbëreshë che nel nostro territorio è molto diffusa e fortemente radicata. A tal scopo i promotori del LIFF hanno organizzato anche incontri e dibattiti nelle scuole cittadine e in alcuni istituti di diversi centri dell’hinterland di origine albanese. Antichi borghi dove le tradizioni arbëreshë sono ancora vive e vitali ed anche gelosamente custodite.
Ottimo!