L'artigiano Vincenzo Piazzetta racconta la sua vita da liutaio

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Vincenzo Piazzetta racconta la sua vita da liutaio

Artigiano Piazzetta Lira

Il liutaio artigiano Vincenzo Piazzetta è tornato a Lamezia Terme qualche anno fa. Da allora, dopo aver aperto la propria bottega nella città della piana, ha lavorato sodo giorno dopo giorno per affinare la propria manualità. Un’opera, la sua, volta anche alla riscoperta del ruolo della lira calabrese nel solco della musica tradizionale regionale e non solo.

Artigiano Musicisti
Due musicisti suonano con gli strumenti realizzati dall’artigiano Piazzetta

I suoi studi, portati avanti in collaborazione con musicisti classici, hanno individuato un contesto più ampio che vede l’utilizzo di questo strumento antichissimo nell’esecuzione di brani medievali o rinascimentali. La scelta dell’artigiano di tornare a Lamezia e di aprire una liuteria tradizionale è legata a doppio filo alle ricerche e alle sperimentazioni sulla lira calabrese. Lo strumento ha una storia molto antica. Essa risale a più di un migliaio di anni fa e ne individua l’origine in due specifiche aree: la locride e la Calabria jonica. Decisamente uno strumento antico che rappresenta la cultura tradizionale regionale. Tuttavia l’artigiano lametino sta lavorando affinché, per la lira calabrese, si possa definire un nuovo futuro. Un futuro che paradossalmente dipenderà dal suo passato: l’idea è quella di applicare il suo utilizzo anche a un ambito musicale più “colto”. In attesa di poter cogliere i frutti di tali sperimentazioni, il liutaio artigiano Vincenzo Piazzetta ci ha racconta la sua storia.

Com’è nata e come si è concretizzata l’idea di aprire una liuteria artigianale a Lamezia?

È stata una vera e propria scelta di vita. Sono tornato a Lamezia dopo aver vissuto tanti anni in Toscana. A quel punto decisi che avrei investito sulle mie mani. La scelta della liuteria tradizionale è nata da un’esperienza pregressa, in quanto avevo già avuto contatti con artigiani costruttori di strumenti musicali tradizionali. Con la nascita della liuteria ho voluto dar voce a quelle esperienze acquisite.

Una decisione importante presa dopo una lunga esperienza formativa

Certo, ci sono anni di ascolto, anni di osservazione delle mani che lavorano. Queste mani che operano senza corrente elettrica, quindi con lame, raspe, accette. Attraverso il mio lavoro ho deciso di riscoprire ciò che avevo appreso e interiorizzato. Su questa via il mio passato sta diventando giorno dopo giorno la chiave di lettura del mio futuro. Non so se sia stata una scelta coraggiosa. Sicuramente è stata radicale.

Artigiano Piazzetta Liutaio
L’artigiano in una delle fasi del suo lavoro

La sua attività di artigiano, dunque, è un’opera che necessita di prove ed errori oltreché di una spiccata sensibilità?

Sì, io sono un artigiano, non sono un costruttore di strumenti musicali. Come ogni artigiano, esprimo la mia personalità attraverso la manualità. Molto tempo fa ho deciso di iniziare dalla lira calabrese. E mi sono accorto via via che, nonostante le apparenze, non era uno strumento di facile costruzione. Se si vuole costruire uno strumento con determinate qualità, capace di esprimersi musicalmente in uno specifico modo, è necessario molto studio. Ho quindi trascorso molti anni a sperimentare, a fare prove, per arrivare a capire l’essenza di questo strumento. Anche perché a differenza di altri strumenti, non è codificato. Non esiste un progetto al quale far riferimento.

Artigiano Piazzetta Lavora
Il liutaio artigiano a lavoro

Prestare il proprio sapere e la propria manualità alla realizzazione di uno strumento che poi produrrà arte: che esperienza è?

Bene, ogni strumento è un piccolo diario di vita. È un taccuino delle emozioni che vivo durante il processo creativo. Ogni strumento è un’emozione diversa. Sicuramente c’è un elemento comune: il pensare che attraverso il frutto del mio lavoro di artigiano, qualcun altro esprimerà le proprie emozioni. La costruzione è un piccolo atto di magia. Lo strumento prima nasce dentro di me. È un pensiero che poi esce fuori dalle mani. L’idea dello strumento vive dentro di me per giorni, settimane, spesso anche mesi. Quando tutto è delineato, vale a dire che è completo dentro di me, allora è il momento di farlo uscire dalle mani.

Artigiano Mani
Un particolare delle mani dell’artigiano mentre lavora

Il suo lavoro di artigiano si sta aprendo alla condivisione delle conoscenze?

Finora ho avuto l’esigenza di procedere in solitudine. Questi primi anni sono stati necessari affinché capissi io stesso le basi del mio percorso. Ora mi sto aprendo al mondo esterno. Ad esempio, sto per avviare una collaborazione con la cooperativa Jungi Mundu di Camini. Sono anche sempre più disposto a raccontare la mia esperienza di artigiano. È un processo complesso. Non si tratta di formule matematiche date una volta per tutte. Bensì di trasmissioni di saperi che implicano la condivisione della sfera personale ed emozionale.

(Si ringrazia Vincenzo Piazzetta per la gentile concessione delle immagini)

Vincenzo Piazzetta racconta la sua vita da liutaio ultima modifica: 2020-07-11T07:39:28+02:00 da Daniela Lucia

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