L’edizione 2020 del “Tree of the year” si è conclusa in questi giorni e vede come vincitore il platano monumentale millenario di Curinga. Sono state circa 50mila le preferenze per il gigante. Si pensa che il Platano Orientale sia stato piantato da uno dei monaci che abitava nel vicino Monastero Basiliano. Numerosi sono i visitatori che percorrono ogni anno un sentiero sterrato per visitare il più longevo platano d’Italia, simbolo di rigenerazione e cambiamento.
Il Platano Orientale millenario e la sua origine
Nel comune di Curinga, in località Corda a sud di Lamezia Terme si trova il platano monumentale millenario. La storia della sua origine è avvolta nel mistero. Non si sa con precisione chi l’abbia piantato e quando, ma si pensa che sia stato uno dei monaci basiliani che più di mille anni fa giunsero in Calabria. Proprio in questa zona i religiosi costruirono il Monastero di Sant’Elia “Vecchio” risalente appunto all’anno Mille e ancora oggi esistente.
Il Platano di Curinga è un gigante alto 21 metri e con una circonferenza di 12 metri. Il suo tronco è completamente cavo e ha un’apertura larga più di 3 metri, nella quale è possibile entrare. Sui suoi lati ci sono delle aperture naturali simili a finestrelle. Si affaccia sul Mar Tirreno e la sua longevità è dovuta infatti alla sua esposizione e alla presenza costante dell’acqua, proveniente da un torrente sottostante.
Il concorso “L’Albero dell’anno” 2020
Il concorso “Tree of the year” (L’albero dell’anno) ha dato la possibilità dal 18 settembre al 18 novembre di esprimere la propria preferenza online tra gli alberi presenti in gara. Hanno partecipato al concorso, oltre al Platano Orientale di Curinga, anche il Platano dell’Amore del Parlo di Villa Riccardi Toscanelli, in provincia di Pisa, uno dei platani di Villa Tasca a Palermo ed infine il Platano più alto d’Italia (55 metri) che si trova nel Parco del Castello di Agliè in Piemonte.
L’edizione 2020 di “Tree of the year” premia dunque un albero calabrese: il Platano Orientale, monumentale e millenario di Curinga. L’albero conquista il primo posto del podio, con 49.664 preferenze. Il 21 novembre 2020, in occasione della Giornata nazionale dell’albero, il platano ha ricevuto il premio durante le manifestazioni del Treeart Festival. La monumentale pianta rappresenterà l’Italia nel contest internazionale del 2021.
Il simbolismo che ruota intorno al gigante del bosco
Il Platano Orientale è originario dell’Asia Occidentale. E’ iscritto all’elenco nazionale degli alberi monumentali del MiPAAF, il ministero delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali. La specie del platano è ormai poco rintracciabile, in Italia gli ultimi boschi di platano si trovano in Sicilia nella zona delle Cave Iblee, in provincia di Ragusa. La fortuna di questo gigante deriva sia dalla sua plasticità biologica ed ecologica, ma anche ai significati simbolici che gli sono stati attribuiti in passato.
Tra questi l’albero è considerato simbolo di rigenerazione e cambiamento. Ogni anno, infatti, una parte della corteccia si stacca e la nuova superficie risulta liscia e priva di imperfezioni. Nell’Asia Minore inoltre, è considerato un albero sacro. E’ anche citato nell’Iliade, poiché durante la guerra di Troia, Elena avrebbe posto fine alla sua vita impiccandosi ad un platano dell’Isola di Rodi.