Pirgos, le ceramiche parlanti di Antonio Pujia Veneziano in mostra con Chagall - itLameziaTerme

itLameziaTerme

ARTE PERSONAGGI

Pirgos, le ceramiche parlanti di Antonio Pujia Veneziano in mostra con Chagall

Ceramiche Pujia

L’artista lametino Antonio Pujia Veneziano è presente con una sua suggestiva opera dal titolo “Pirgos ceramiche parlanti, all’interno della mostra Chagall. La Bibbia, allestita nel Complesso Monumentale del San Giovanni a Catanzaro.

Antonio Pujia Venezioano Pirgos Esposta Al Complesso Monumentale Di San Giovanni A Catanzaro
Pirgos, le ceramiche parlanti esposte al San Giovanni di Catanzaro

Antonio Pujia Veneziano

“Chagall. La Bibbia” è un percorso che illustra la visione del Testo Sacro dell’artista russo. A conclusione di questo viaggio per immagini, a far bella mostra di sé, le opere di un artista lametino molto conosciuto nell’ambiente artistico nazionale. Stiamo parlando di Antonio Pujia Veneziano. Una personalità poliedrica che vive e opera nella città della piana. Già docente nei licei artistici, ha al suo attivo un corposo curriculum espositivo.

Artista antonio pujia
Pujia Veneziano mentre realizza una delle sue opere

Partendo da esperienze locali ed esposizioni personali, che si attestano a partire dal 1986, è arrivato a esporre nei grandi musei nazionali. Tra le esperienze più recenti, si ricordano “13×17 Padiglione Italia”, rassegna itinerante del 2007 a cura di Philippe Daverio e Jean Blanchart, che ha toccato diverse città italiane tra cui Venezia, Milano, Napoli, Palermo. E ancora, “54ª Biennale di Venezia”, Padiglione Italia, a Villa Genoese Zerbi di  Reggio Calabria nel 2011, a cura di Vittorio Sgarbi.

Conoscenza del territorio e cultura dell’integrazione

Il lavoro artistico di Antonio Pujia Veneziano è improntato sull’integrazione, l’interscambio, la conoscenza di saperi diversi, il dialogo tra le culture, accompagnato dalla conoscenza dei luoghi socialmente aperti, che facilitano un profondo legame con la cultura di appartenenza. A tal proposito, numerose le opere in ceramica inserite in progetti educativi e arte pubblica partecipata. Tra queste il laboratorio di Arte Pubblica  nel 2015 “Conterraneo, Memoria Identitaria e Poetica dei Luoghi” realizzato nel Borgo di Bova (RC) che è stato documentato con la pubblicazione nella collana del Parco Culturale della Calabria Greca ( Ed. Rubbettino).

Laboratorio ceramica
L’artista impegnato in un laboratorio di ceramica

O la personale antologica Segni Tempo Spazio (Castello Ducale, Corigliano Calabro) e Memoria, Identità, Futuro… Ricordando Hrand Nazariantz, progetto Domus Armenorum”, Chiesa di Sant’Andrea degli Armeni,Taranto. Da ricordare, nel 2016, la realizzazione di una grande installazione contemporanea a Motta d’Affermo in provincia di Messina nell’ambito del Rito della Luce, promosso dalla Fondazione Antonio Presti.

Antonio Pujia Veneziano, artista poliedrico

Antonio Pujia Veneziano è un artista contemporaneo molto attivo che ha improntato il suo stile nella “pittura di avanguardia unitamente a uno sviluppo espressivo legato all’esperienza ceramica”. Così si legge nel suo curriculum. Il “tratto distintivo della sua opera che dà un linguaggio di matrice segnico-gestuale si è evoluta verso una dimensione più essenziale e minimale”. Forte il suo legame con la didattica dell’arte. Su invito del MIC (Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza), ha preso parte in qualità di relatore alle giornate di studio sulla metodologia di Bruno Munari.

Sicoli pujia e cantafio
Tonino Sicoli, Antonio Pujia Veneziano e l’artista Graziella Cantafio

Profondo il suo legame con Tonino Sicoli, recentemente scomparso, che ha permesso una stretta collaborazione con il MAON Museo d’Arte dell’Otto e Novecento di Rende. Così come è importantissima l’esperienza al “MACRO Asilo”, a Roma che, sotto la direzione artistica di Giorgio de Finis, lo ha visto realizzare un’opera all’interno dello spazio laboratoriale per raccontare la poetica del suo linguaggio artistico.

Pirgos un omaggio alla Calabria ebraica e grecanica

Nella Mostra “Chagall. La Bibbia” propone una lettura personale e simbolica della cultura e religione ebraica fortemente radicata in Calabria nell’area grecanica. L’opera esposta “Pirgos ceramiche parlanti“, che fa parte dalla Sezione Urbana del Museo della Lingua Greco-Calabra G. Rohlfs di Bova diretto dal dott. Pasquale Faenza, è composta di sette vasi in ceramica policroma invetriata, secondo la tradizione artistica di Seminara. Si tratta di una potente metafora della Menorah.

Pujia Installazione a bova
Pirgos, le ceramiche parlanti esposte nella giudecca di Bova

Il candelabro a sette bracci viene interpretato e il vaso diventa forma-oggetto esemplare della primitiva armonia tra vita e rito. Sulla superficie scultorea sono inclusi gli antichi e sacri simboli ebraici della Menorah, della Stella di David o dello Shofar insieme a elementi figurali della cultura grecanica, in uno schema geometrico di simbiosi e reciprocità. Una narrazione del territorio grecanico ed ebraico attraverso le tradizioni e la cultura del passato che è ancora densamente radicata nel presente. Un alfabeto segnico, che impresso nella ceramica ha una valenza verbo-visuale compiuta e parlante.

(Foto di Antonio Pujia Veneziano)

Pirgos, le ceramiche parlanti di Antonio Pujia Veneziano in mostra con Chagall ultima modifica: 2021-06-07T08:24:16+02:00 da Gianna Maione

Commenti

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
Promuovi la tua azienda in Italia e nel Mondo
To Top
0
Would love your thoughts, please comment.x