Medaglia d’onore alla memoria del lametino Domenico Caputo, soldato autiere internato nel campo di concentramento 398 di Pupping, nel distretto di Efferding in Austria, durante la Seconda guerra mondiale. L’onorificenza è concessa dal presidente della Repubblica a “cittadini italiani, militari e civili, deportati e internati nei lager nazisti destinati al lavoro coatto e per l’economia di guerra”.
Medaglia d’onore
La medaglia d’onore in memoria di Domenico Caputo è stata consegnata al figlio Salvatore, maresciallo capo dei carabinieri in pensione e alla pronipote Rosetta Erika. La cerimonia si è svolta a Catanzaro, sulla terrazza del complesso monumentale del San Giovanni, in occasione delle celebrazioni per la Festa della Repubblica. Un momento solenne di riflessione e ricordo presieduto dalla prefetta della città capoluogo Maria Teresa Cucinotta. Ad accompagnare i familiari di Caputo il vicesindaco di Lamezia, Antonello Bevilacqua.
Domenico Caputo, storia di un internato militare italiano
Domenico Caputo nasce a Sambiase il 21 agosto 1913; da soldato autiere è assegnato al 166mo autoreparto pesante del Regio Esercito in Albania. Dopo l’8 settembre del 1943, poiché si rifiuta di aderire all’esercito nazi-fascista, è arrestato e deportato nel lager di Pupping in Austria. Nel campo di concentramento è obbligato al lavoro forzato in condizioni disumane e tra vessazioni di ogni genere. L’8 marzo del 1945 le truppe alleate americane, vittoriose sui nazi-fascisti, finalmente lo liberano.
Ritorna nella sua amata patria, l’Italia, e nella sua Lamezia Terme dove muore il 27 aprile 2005, all’età di 91 anni. La medaglia d’onore ricevuta a Catanzaro è l’ultimo dei riconoscimenti alla memoria ricevuti da Domenico Caputo. Infatti, il 17 maggio 2021 il Comando Militare Esercito Calabria lo ha insignito della Croce al merito di Guerra; della medaglia Campagne di Guerra anni 1940 – 1943 e della medaglia Campagne di guerra 1943 – 1945.