All’Abbazia Benedettina di Sant’Eufemia ripartono le attività con l’arrivo della bella stagione. Infatti, per tutto il mese di maggio i tirocinanti del Servizio Civile Universale in servizio al Comune di Lamezia Terme, accompagneranno chiunque vorrà visitare lo splendido monumento. Insieme al Castello normanno svevo, l’Abbazia è emblema del medioevo lametino.
Il Maggio all’Abbazia, per la valorizzazione del territorio
Le visite guidate nel mese di maggio si terranno dal lunedì al venerdì. Ci saranno diversi turni. Di mattina dalle 9 alle 13, mentre nel pomeriggio gli orari vanno dalle 15 alle 19. Le aperture mattutine all’Abbazia Benedettina sono pensate per gli studenti e i loro insegnanti in questo ultimo mese di scuola. Sarà loro garantita una visita di qualità, adatta a tutte le fasce d’età.
Il fine è quello di restituire il senso della storia dell’Abbazia nel suo dialogo con il paesaggio nel quale è inserita. Presto partirà anche l’organizzazione di eventi e incontri estivi come contributo di un luogo carico di storia a un’estate di ripartenza e di speranza per tutti. Per informazioni e prenotazioni si può inviare una email all’indirizzo [email protected]. Si può anche visitare la pagina Instagram CulturaLamezia e la pagina Facebook SCUCulturaLamezia.
Le dichiarazione dell’assessore alla Cultura Giorgia Gargano
“Il maggio all’Abbazia Benedettina di Sant’Eufemia è promosso dai ragazzi del SCU (Servizio Civile Universale). I volontari concludono il loro anno di impegno in Comune con un vero dono alla città, supportando con entusiasmo, competenza e generosità numerose attività dell’amministrazione. Alla base c’è il progetto di rendere il parco uno spazio di uso e frequentazione quotidiana per i lametini.
Un luogo di affezione e di abitudine al bello, dove si possa passeggiare anche in compagnia dei propri animali domestici, dove i bambini possano giocare liberamente in mezzo ai ruderi e agli alberi”. Tra le priorità dell’assessore comunale alla Cultura Giorgia Gargano si trova l’attività di valorizzazione delle emergenze archeologiche. Dunque, l’accessibilità alla visita, dovrà essere estesa ai restanti siti archeologici del territorio nel più breve tempo possibile. Ovviamente, una volta completate le operazioni burocratiche e manutentive relative alle strutture.
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