Anche quest’anno, come ogni seconda domenica di settembre, a Sambiase-Lamezia Terme, si sono svolti i festeggiamenti in onore della Madonna di Porto Salvo. Un culto antico che risveglia emozioni e sentimenti di tanti fedeli.
Una devozione autentica e genuina per una festa, che si presenta particolarmente vissuta nei suoi tanti aspetti religiosi e di pietà popolare.
Chiesetta della Madonna di Porto Salvo
Lungo una stradina di campagna, lontana dalla frenesia cittadina, ritroviamo la piccola chiesetta di Porto Salvo. Surreale è l’atmosfera che vi si respira, tra fede e leggenda. Incerta è la sua origine. Secondo le ricerche di studiosi del luogo, l’origine della chiesa risalirebbe al Settecento e ad essa è legata una straordinaria storia.
La leggenda della chiesetta di Porto Salvo
Quel giorno, Franceschino Gregoraci, era di ritorno a casa, dopo aver reso omaggio al viceré della corte napoletana. Era a bordo di un veliero, ormai vicino a Sant’Eufemia Marina. Improvvisamente, il cielo si oscurò ed una spaventosa tempesta si scatenò. Tutto l’equipaggio era in pericolo. Era ormai giunta la sera e Gregoraci era sempre più spaventato. Le speranze erano davvero poche. Sospirando, con paura, rivolse lo guardo al cielo e fu catturato da una straordinaria luce. Era una stella che fece luce al volto di una donna divina.
Il pensiero di Franceschino andò subito alla Madonna che a lui rivolse la sua benedizione materna. Il signor Gregoraci fece dunque voto alla Vergine, in onore della quale promise di far erigere una chiesa. Ritornato a casa sano e salvo, mantenne fede al voto fatto per il miracolo della salvezza ricevuto, e fece costruire la chiesa per Maria, Stella Maris, Portus Salutis…Santa Maria di Portosalvo. Questa chiesetta rurale, nel 1989, fu elevata dal vescovo, mons. Vincenzo Rimedio, terzo santuario della diocesi di Lamezia, dopo quello di Conflenti e di Dipodi. Nell’anno 2000 fu anche chiesa giubilare
I riti religiosi
Particolarmente vissuta è stata la “processione aux flambeaux”, che si è svolta all’imbrunire.
Un folto gruppo di fedeli, con le fiaccole in mano, ha accompagnato la statua della Madonna, lungo le stradine di Sambiase, dal Santuario di San Francesco da Paola fino a quello di Porto Salvo.
I padri minimi hanno guidato i devoti durante il cammino di preghiera.
Il giorno seguente, si è svolta la Serenata a Maria, una veglia animata dalla preghiera e dai canti mariani. La domenica, la santa messa, concelebrata da Padre Massimo Vitalba dell’ordine dei Minimi, all’esterno della chiesa, ha dato conclusione ai festeggiamenti.
Un ultimo momento dunque, per rendere onore alla Madonna e ringraziarla per la costante protezione che rivolge ai suoi figli.
(Si ringrazia Lorenzo Colistra per la gentile concessione delle immagini)