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CHIESE STORIA

La Chiesa del Carmine, nel centro storico di Sambiase

La chiesa del carmine

La Chiesa del Carmine di Sambiase è ciò che rimane dell’antico convento dei Carmelitani. Situata nel rione Cafaldo, la chiesa parrocchiale è dedicata al culto della Vergine del Monte Carmelo e di San Biagio, cui i sambiasini sono molto devoti.

la chiesa all'interno

La Chiesa del Carmine: le origini

Nella “Platea dei beni del Convento del Carmine di Sambiase”  si legge che la Chiesa sorgeva “nel luogo dove  … vi era una piccola chiesa diruta, sotto il titolo di San Giovanni, … quella fu un tempo dei Padri Benedettini di Sant’Eufemia, li quali, fin dalla rovina del primo general terremoto (1184) che diroccò S. Eufemia e altre terre, vi possedeano Chiesa e Convento, detto per essi Ospedale, ossia infermeria per commodo degli infermi del monastero di S. Eufemia”.

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Una località, quindi, cara ai frati benedettini di S. Eufemia e che ancora nella toponomastica, il Rione Ospedale, vicino alla chiesa richiama la funzione di cura e supporto alla popolazione e ai monaci. Secondo il “Bullarium Carmelitanum”, risulta che benché esistesse già una chiesa con un Noviziato già dal 1507, il convento dei Carmelitani nacque il 20 febbraio del 1566 grazie a mons. Antonio Facchinetti, che lo affidò al M.R.P. Maestro e Provinciale Elia Iannazzo da Sambiase.

La Chiesa del Carmine diventa importante nel Settecento

Grazie alla cura di Padre Iannazzo la Chiesa del Carmine e il Convento hanno un grande momento di floridezza. Sotto la giurisdizione dei Carmelitani si arricchiscono di diversi possedimenti. I frati godevano di fondi rustici e censi. Nell’orto recintato del Convento vi erano due trappeti per l’olio e, inoltre, nell’“Orto del Carmine” vi era una rigogliosa fontana, quella che oggi è la fontana di Cafaldo. Dopo un periodo di decadenza, nel corso del ‘700 il Convento assume un ruolo importante al pari di quello dei Padri Minimi di San Francesco di Paola.

la chiesa e la volta con i dipinti

Per ben due volte, è sede del Capitolo Provinciale dell’Ordine dei Carmelitani. In questo periodo si effettuano lavori di restauro del convento e l’ampliamento della Chiesa.  Lo stile rococò, realizzato da maestranze locali, la fa da padrone. Il pittore Francesco Colelli, nicastrese, imposta l’apparato iconografico della volta e delle pareti, esaltando profeti e santi carmelitani, mentre Alfonso Pallone realizza due dipinti con la Vergine della Grazie e San Michele.

La chiesa oggi

Nel 1809 il convento fu soppresso, per ordine del governo francese. I beni confiscati e venduti. I Carmelitani non tornarono più a Sambiase. Nel 1820, infatti, l’ufficio dei sacramenti fu affidato ai Padri Minimi, fino al 1866. Con l’unificazione la chiesa del Carmine e il convento furono consegnati al Comune di Sambiase. I locali del Convento destinati alla pubblica utilità. Una parte divenne carcere, il resto andò in rovina. La Chiesa invece restò aperta al culto. Nel 1924 Mons. Giambro la elevò a parrocchia con il titolo di “S. Maria del Monte Carmelo“.

la chiesa e l'altare maggiore

Nel 1925, il vescovo nominò parroco don Alfonso Genovese, che negli anni Trenta riuscì a riavere la porzione di convento fatiscente e non utilizzata dal comune e, grazie alle donazioni, dei fedeli realizzò un asilo per l’infanzia. Da allora la chiesa del Carmine è punto di riferimento per i devoti alla Vergine del Carmelo. All’interno della Chiesa del Carmine, è conservata l’effige di San Biagio, protettore dei malanni di gola e, santo venerato a Sambiase da cui deriva il nome.

(Foto Gianna Maione)

La Chiesa del Carmine, nel centro storico di Sambiase ultima modifica: 2020-02-14T07:18:50+01:00 da Gianna Maione

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