Il mercatino delle pulci di corso Numistrano a Lamezia. Un appuntamento che si rinnova ogni primo sabato del mese per tutti quelli che amano gli oggetti vintage. Una vasta gamma di chincaglierie e cianfrusaglie che riportano la memoria indietro ad un tempo che ancora ha il suo fascino: magia di un passato che trova ancora tanti proseliti fra giovani e adulti.
Il mercatino delle pulci
E gli appassionati del vecchio usato sono davvero tanti. Tra la tanta merce esposta su uno dei marciapiedi dello storico corso lametino non mancano i curiosi avventori che cercano un po’ di tutto. Dai vecchi dischi di vinile a libri d’epoca e giornalini ormai introvabili. E poi tutta una serie infinita di categorie merceologiche: piatti, bicchieri, tazzine, pizzi e ricami vagamente retrò.
Piccoli mobili e accessori dei secoli passati. In bella mostra degli ever green come le cassapanche di legno rigorosamente tarlato, i grammofoni ancora funzionanti. Senza dimenticare i vecchi telefono col filo o le macchine da scrivere di quando ancora i computer erano un sogno. Chi ha pazienza a girare tra i vari stand trova anche dei gioielli più o meno preziosi, dei lumi, dei candelieri e perfino il vecchio corredo della nonna che sembra uscito da un baule profumato di lavanda.
Amarcord
Al mercatino delle pulci chi è nostalgico del mondo rurale d’altri tempi può ritrovare tutti gli attrezzi della civiltà contadina di una volta. Utensili e suppellettili di quell’universo bucolico che ha caratterizzato la vita del ceto popolare lametino, almeno fino a mezzo secolo fa. Oggetti che fanno parte del quotidiano delle passate generazioni e che per i collezionisti sono pezzi carichi di sentimento e di storia.
Tra questi oggetti particolari anche le antiche monete, emblema dell’era pre-euro che in molti rimpiangono. Le care vecchie lire in monetine sonanti le trovi ormai solo al mercatino delle pulci e riprenderle fra le mani ti fa assaporare il gusto di un tempo spensierato, decisamente meno carico delle afflizioni e delle problematiche che connotano la nostra contemporaneità.
Vintage fortissimamente vintage
Il vintage, dunque, piace e anche parecchio! Il gusto per il vecchio usato, per i cimeli del tempo che fu è ormai un fenomeno di tendenza diffuso in tutto il mondo. La moda del vintage non è poi una novità; infatti, per molti secoli, soprattutto prima della rivoluzione industriale, i mercatini dell’usato sono stati i fornitori della maggior parte dell’abbigliamento della massa. I vestiti erano carissimi perché erano realizzati a mano. Allora le persone che non avevano disponibilità economica acquistavano dagli stracciaioli degli abiti in buone condizioni, poi rattoppati e riadattati.
In Italia con la fine della Seconda guerra mondiale, si cominciarono ad acquistare le cosiddette “balle al buio” dagli Stati Uniti. Si trattava di grandi blocchi con capi usati provenienti da magazzini, sartorie, lavanderie. Vestiti di seconda mano che diedero vita ad un fiorente mercato in tutto il Paese. Il ‘mercato degli stracci americani’ ebbe un grande successo almeno fino agli anni Novanta. Ciò, in quanto nella massa si potevano trovare anche delle belle creazioni, abiti quasi nuovi che con qualche piccolo rammendo ‘rinascevano a nuova vita’.