Ogni anno, l’ultimo giovedì del mese di agosto, da tradizione e per devozione, un gruppo di fedeli parte da Lamezia Terme e giunge alla Basilica di Conflenti. Un pellegrinaggio lungo stradine montuose, nella natura silenziosa, alla ricerca di Maria.
Con lo zaino sulle spalle, il sorriso sulle labbra, nel primo pomeriggio, bambini, adulti e anziani danno inizio al viaggio della fede. Ogni fedele ha motivazioni diverse: chi lo fa per voto, chi per curiosità, chi coglie l’occasione per pregare. Tutti sono accomunati dall’amore per la Vergine apparsa alla Querciola a Conflenti.
Lungo il percorso
Il caldo non ha fermato i tanti lametini che anche quest’anno, durante la settimana delle celebrazioni in onore della Madonna della Quercia di Visora, hanno rinnovato la tradizione del pellegrinaggio. Ad essi si sono aggiunti altri gruppi provenienti da tutta la Calabria.
Lungo il percorso hanno pregato, cantato, ritrovandosi fratelli in Maria. La meta, il Santuario di Conflenti dove, alla sera, si attende l’arrivo dei viandanti per dare l’avvio alla solenne cerimonia dell’incoronazione della Statua della Madonna.
All’imbrunire, quando ormai il sole è tramontato, gli smartphone fanno luce ma lo sguardo è rapito dalla imponente croce illuminata che domina i monti che circondano Conflenti. Si è vicini all’arrivo, ma la stanchezza non scalfisce l’emozione che solo il borgo di Conflenti trasmette.
La querciola
Nel 1578 la Vergine è apparsa nei pressi di una quercia e ha chiesto che fosse edificato un tempio in suo onore. Da quel giorno, lo sguardo d’amore di Maria si è tradotto in miracolo. Lo scorso anno, per volere di Papa Francesco, il Santuario mariano è stato elevato a Basilica minore pontificia, legandosi indissolubilmente alla Chiesa di Roma.
Quel tempio in onore della Madonna sorge a Conflenti ma la storia d’amore per Maria, viene celebrata anche in una piccola chiesetta che trova la sua ragione di essere proprio in località Querciola, il luogo delle apparizioni.
La storica chiesetta è stata restaurata grazie anche al contributo di fedeli lametini. Oggi la riscopriamo in tutta la sua bellezza meta di esercizi spirituali e di momenti di preghiera. La chiesetta è anche sosta del pellegrinaggio dei viandanti della fede, partiti da Lamezia Terme per andare a incoronare la Madonna.
L’arrivo a Conflenti da lamezia
Ad accogliere i pellegrini partiti da Lamezia Terme con la bisaccia piena di speranza, è una città in festa, con luci, fiaccole e letizia. Tutto è pronto per la solenne cerimonia, la stanchezza si fa sentire ma sui volti di tutti vince il sorriso. La gioia per essere arrivati nei luoghi sacri di Maria della Quercia traspare dai piccoli gesti, dalle parole. Il cammino è stato proficuo.
All’esterno della Basilica, ogni anno viene scelta una comunità diversa per porre la corona sul capo della Vergine. Quest’anno la comunità scelta è quella di Platania, con la guida spirituale di don Giuseppe D’Apa. Ad accogliere la comunità di Platania il vescovo diocesano, mons. Giuseppe Schillaci, e il rettore della Basilica dedicata alla Madonna della Quercia, don Adamo Castagnaro.
Il tema-guida per i fedeli è “Eccomi sono la serva del Signore” ovvero l’impegno di ogni cristiano a porsi al servizio degli altri. Essere come Maria, servitori per servire con gioia e senza riserve. Proprio come la Vergine che senza esitare, disse sì all’angelo Gabriele. Ogni pellegrino giunto per lei nel luogo delle apparizioni, dovrebbe aprire le braccia al prossimo senza distinzione di colore della pelle o altro. A ricordo della giornata viene donato ai presenti, un piccolo grembiule, segno di servizio e ospitalità. Siamo un popolo di viandanti e dobbiamo accogliere ogni pellegrino che incontriamo lungo il cammino della vita.