Dal desiderio di creare uno spazio di aggregazione, in un’imprescindibile amalgama di cultura e legalità, nel 2015 nasce a Lamezia Terme il Civico Trame. Da allora il Civico è diventato crocevia di persone e di possibilità. Un luogo in cui si reclama una cittadinanza attiva e responsabile. Catalizzatore di esperienze positive. Incubatore di nuove idee, rivoluzionarie proprio perché mai sperimentate prima. Tutto questo in periferia.
Quando nasce il Civico Trame?
Proviamo ad immaginare un gigante di cemento situato in una zona suburbana della città, per anni lasciato all’incuria, che riprende vita ed acquista un’identità, diventando centro nevralgico della cultura lametina.
La sede del Civico Trame
La struttura, costituita da spaziosi locali, era stata progettata per diventare un centro per anziani. Non essendo mai entrato in funzione, l’edificio ha subìto ripetute deturpazioni, divenendo in breve tempo sede di attività illecite. Qualcosa finalmente cambia nel 2015, quando la “Fondazione Trame” e l’ “ALA”(Associazione Antiracket Lamezia Onlus) ottengono dal Comune la gestione dell’edificio. Grazie alla tenacia delle due associazioni ed alla dedizione dei giovani volontari, il Civico Trame si è trasformato in un accogliente spazio di condivisione, emblema della legalità, fatto dai cittadini per i cittadini, all’interno del quale ogni persona dà e ogni persona riceve.
Il Festival dei libri sulle mafie
Il Civico Trame, dopo essere stato ristrutturato, è diventato sede degli incontri organizzativi del Trame Festival : la prima rassegna italiana dei libri sulle mafie nata nel 2011, divenuta un appuntamento annuale e conosciuta anche fuori regione.
I volontari del Trame Festival, insieme agli organizzatori dell’evento e agli ospiti
Grandi nomi hanno calcato il palco di Trame – allestito per l’occasione in piazzetta San Domenico – nel corso delle sue otto edizioni, tra magistrati, giornalisti, scrittori e studiosi. Cinque giornate durante le quali Lamezia Terme si trasforma in un’arena di dibattiti e testimonianze sulle mafie e sulla legalità insieme a spettacoli teatrali, concerti, proiezioni cinematografiche e mostre fotografiche. I veri protagonisti del Trame Festival, però, sono i volontari. Non solo giovani lametini, ma ragazzi provenienti da tutta Italia, accomunati da un forte senso civico che, con fervore e passione, contribuiscono alla riuscita dell’evento.
Un grande laboratorio di crescita
In una fertile dialettica di formazione e legalità, il Civico Trame si è evoluto nel tempo, divenendo uno dei poli più virtuosi di Lamezia Terme; le cui redini sono state saldamente affidate a mani giovani e desiderose di fare.
Le idee relative a laboratori, rassegne ed attività, affisse dai ragazzi che frequentano il Civico Trame
La struttura, rimessa a nuovo dai volontari, è stata dotata di una biblioteca composta dai libri del festival e da donazioni private, di una sala lettura e di Wi-Fi gratuito. Il fine ultimo è quello di riappropriarsi di uno spazio pubblico e trasformarlo in un grande laboratorio di creatività, aperto alle emozioni e capace di educare al senso civico e all’arte, nelle sue infinite sfumature. Sono numerosi, infatti, i laboratori didattici e creativi già avviati o in procinto di partire. Corsi di giornalismo civico, di fotografia, di cittadinanza, di artigianato, cineforum e rassegne letterarie, solo per citarne alcuni. Il Civico è aperto al pubblico tutti i giorni, grazie ai volontari e ragazzi del Servizio Civile.
La biblioteca del Civico Trame
L’idea che sta alla base del Civico è che rigenerare le periferie della città non significa solamente investire nella ristrutturazione di beni materiali. Riqualificare vuole dire soprattutto riempire i quartieri e la città di iniziative sociali e momenti di aggregazione e socializzazione.
Trame di relazioni
Aprendo un qualsiasi dizionario della lingua italiana, alla parola “trama”, si legge: «quel complesso di fili che, intrecciati perpendicolarmente con l’ordito, formano il tessuto». Il Civico Trame ha fatto propria questa definizione, intrecciando persone, storie ed esperienze. Un luogo dove “lo scambio” è inteso non più come un do ut des mosso da interesse personale, bensì un baratto di conoscenze, di tempo da dedicare all’altro e di sorrisi.
Incontro all’aperto con gli alunni delle scuole elementari e medie che hanno partecipato al progetto “Trame a scuola”
Al Civico ognuno è importante, ognuno porta qualcosa, ognuno ha tanto da insegnare e da imparare. Uno spazio che si è fatto, così, portavoce di un nuovo paradigma produttivo centrato sulle relazioni piuttosto che sull’economia. Un luogo rivoluzionario in un tempo in cui diventa sempre più impellente ripristinare e rafforzare le connessioni umane. Oggi il Civico non rappresenta più soltanto uno spazio fisico. È diventato un modo di pensare e di riappropriarsi della propria città.