Arrivano i “Sabati nel villaggio. A spasso per la città” a cura del Centro psico educativo autismo della Comunità Progetto Sud. La prima iniziativa ha già avuto luogo il 2 aprile, giornata internazionale per la consapevolezza dell’autismo; le altre proseguiranno fino a giugno prossimo.
I sabati nel villaggio
“Durante lo svolgimento del nostro lavoro – afferma Chiara Carnovale, coordinatrice del Centro Psico Educativo Autismo della Comunità Progetto Sud – si è sentita la necessità di ampliare ulteriormente il campo di intervento. Ed è così che nasce l’idea de “i sabati nel villaggio”, con il forte proposito di potenziare le abilità di ciascun bambino, favorendo la generalizzazione di quanto acquisito, in NET (Natural Environment Training) e in DTT (Discrete Trial Training), in contesti naturali”.
È un percorso di “generalizzazione”, come si dice in gergo, per mettere in campo le abilità acquisite. In questo caso è uscire insieme, a spasso per la città, per stimolare nuove consapevolezze che fanno parte della quotidianità.
“Il villaggio – continua la psicologa – inteso come territorio che diventa parte integrante e fondamentale nel processo di sviluppo del bambino. Ambito nel quale poter interagire e creare uno scambio biunivoco che consenta al bambino di vivere esperienze di vita quotidiana tipiche dell’età. E che consenta al territorio di essere inclusivo e privo di barriere culturali che limitano la reciproca conoscenza”.
Centro psico educativo autismo
“Il centro Psico Educativo Autismo – rimarca Angela Regio, responsabile dell’area disabilità della Comunità Progetto Sud – nasce e opera con l’idea di favorire il benessere e la crescita complessiva intorno ai bambini e alle famiglie. Esso interviene sulla loro qualità di vita e agendo in tutti i contesti in cui il bambino opera.
«In Calabria mancano neurospicomotricisti – fa notare Angela Regio – non c’è una visione generatrice e disegnatrice di futuro che accompagni la co-progettazione. Ad oggi è questa una delle sfide a cui siamo chiamati tutti, a tutti i livelli, partendo dalle istituzioni, politiche e sociali, ma anche dagli enti di ricerca e formazione quali sono le Università”.