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ITINERARI NATURA

Alla scoperta delle zone montane e dei villaggi rurali di Lamezia

Reventino. M. Mancuso. Ph F. Bevilacqua

In cammino per riscoprire le zone montane e i villaggi rurali di Lamezia. Questo l’itinerario del terzo appuntamento del Festival delle Erranze e della Filoxenia 2021 che ha per tema “Civiltà rurali: uniche e plurali”.

Zone montane e villaggi rurali

Domenica 11 luglio si partirà, a piedi, guidati da Francesco Bevilacqua, Emanuele Mastroianni (Conflenti Trekking) e Giovanni Mazzei (Dorian). Il cammino inizia alle 8:30 dalla stradina a fondo naturale che da Cona di San Mazzeo sale verso Monte Mancuso. Si devierà, poi, per un vecchio sentiero che traversa boschi di ontani, cerri, castagni, poco a monte degli antichi abitati di Schiena Vieste, Telara, Vallericciardo Superiore. Da queste zone e da quelle contigue di Acquafredda, Vallericciardo Inferiore, Serra Castagna, Cantarelle, provenivano un tempo le principali derrate alimentari destinate ai mercati della costa.

Reventino Mancuso zone montane
Un pastore tra i castagni di Bocca di Iunci

Del tipo granaglie, castagne, ortaggi, legumi, carne, formaggi, salumi. Si taglierà a mezza costa il versante orientale del Monte Mancuso (m. 1327), seconda cima per importanza orografica, dopo quella del Monte Reventino, del gruppo montuoso che domina la Piana di Sant’Eufemia ed il golfo omonimo. Tutta questa zona ricade nel territorio di Lamezia Terme perché l’ha portata in “dote”, al momento dell’unificazione, l’ex Comune di Sambiase. Infatti è proprio da Sambiase che si parte per raggiungere, attraverso la strada per Gabella ed Acquadauzano, il punto di partenza del cammino a Cona di San Mazzeo. Un punto che si trova sul limitare meridionale dell’omonima conca, condivisa con i comuni di Conflenti e Martirano Lombardo, dalla quale passava l’antica via romana detta Popilia o Annia.

La Conca di San Mazzeo

Il tratto della via scavalcava i monti, dalla stazione “Ad Fluvium Sabutum” (la valle del Savuto), a nord, a quella “Ad Turres” (contrada Palazzo, nella Piana di Sant’Eufemia) a sud. Da qui la grande importanza storica della Conca di San Mazzeo, oggi costellata di villaggi e piccole aziende agricole e contornata da boschi lussureggianti. Il sentiero passa da Pietra U Pispicu, una rupe dalla quale si gode un incomparabile panorama sulla Valle del Bagni. Si giunge poi al valico di Bocca di Junci, fra le cime di Monte Castelluzzo e Monte Mancuso Sud.

zone montane lamezia
Le Timpe di Simia

Si entrerà così nella sontuosa faggeta del Mancuso, considerata una delle più belle d’Italia. Un antico sentiero porterà la comitiva a Piano de Aglio, dal quale, con una breve digressione, si raggiungeranno le grandi rupi di Pietre di Manca, luogo leggendario sul quale aleggiano ricordi del brigantaggio e antiche fiabe. Il rientro è previsto, ad anello, attraverso la sterrata che corre sul versante ovest del Mancuso e che alla Fossa del Lupo ridiscende poi per San Mazzeo. Al rientro, in auto si farà visita ai villaggi rurali, scendendo poi sulla piana grazie alla strada, eccezionalmente panoramica che parte da Acquafredda e che dovrebbe rappresentare una delle maggiori attrazioni turistiche del Lametino. 

(Foto Francesco Bevilacqua)

Alla scoperta delle zone montane e dei villaggi rurali di Lamezia ultima modifica: 2021-07-09T06:58:25+02:00 da Redazione

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