A Lamezia Terme il prossimo 18 giugno è in programma la “Festa internazionale del nome Italia”.
Il nome Italia è nato nell’Istmo di Catanzaro
Molti studiosi affermano che il nome Italia sia nato qui, in Calabria e, precisamente nell’Istmo di Catanzaro. Dove il re Italo visse e portò avanti le sue politiche, circa 3500 anni fa, sovrintendendo proprio sui territori dell’istmo. E per testimoniare ciò, il prossimo 18 giugno, a Lamezia Terme, le più autorevoli voci della storiografia daranno vita alla “Festa internazionale del nome Italia”. La città vedrà la presenza di membri e referenti di quattro associazioni che già nel nome rimandano a queste gloriose origini nazionali.
Sono Calabria Prima Italia, Amici della Calabria, Università delle Generazioni e il Centro Studi e Ricerche sulla Prima Italia; a moderare i lavori sarà lo storico Vincenzo Villella. Ci sarà anche il dottor Franco Caccia, assessore al turismo e programmazione del comune di Squillace, che contribuirà a celebrare questa circostanza. A consolidare l’evento, la presenza del filosofo Salvatore Mongiardo, che è anche cofondatore e scolarca della Nuova Scuola Pitagorica di Crotone.
Il 18 giugno un evento per conoscere la nostra storia
Un evento, quindi, di grande rilievo, che si spera possa attirare un folto pubblico e, soprattutto, storici e autorità del mondo della storia antica. Nonchè la presenza di autorità civili, militari e istituzionali. Senza inutili campanilismi, l’intento è quello di celebrare le genesi del nome della nostra terra e promuovere i territori. Per far ciò si partirà con una conferenza che ha già visto l’adesione di diversi relatori.
L’auspicio degli organizzatori è quello di legare questo evento con la festa del 2 giugno, magari già a partire dal prossimo anno. L’invito alla manifestazione è rivolto a tutti i cittadini calabresi, che vogliono riscoprire l’importanza del proprio passato. Ma è anche rivolto a chi è arrivato da poco nella nostra terra, chi porta per esempio il nome Italo, Italia. Nel numero di “Lamezia Storica” di aprile 2022, ventuno pagine, introducono l’argomento. Un’occasione da non perdere per approfondire l’interessante tematica.
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