A Galanea allu mulinu, ‘a rasa rasa ‘i rughi rughi”. Pasquetta al Mulino delle Fate, per rivivere l’atmosfera della festa di un tempo nello splendido scenario naturalistico tra San Teodoro, Casalinuovo e via Serra. Galanea è il termine dialettale con cui una volta i lametini denominavano la giornata di Pasquetta da trascorrere con familiari e amici in contesti bucolici all’insegna dell’allegria e della convivialità. La classica gita fuori-porta che sapeva di amicizia, di cibo buono e genuino innaffiato con qualche buon bicchiere di vinello locale. L’invito a rivivere la Galanea tipica lametina arriva dagli Amici dell’Antico Mulino delle Fate e dai giovani lametini Alessia Gigliotti e Pietro Giovannelli.
‘A Galanea allu mulinu
L’appuntamento è dunque per lunedì 10 aprile alle 9:45 in piazza Ardito davanti alla stele della Madonnina. L’intento degli organizzatori è quello di scoprire e riscoprire i vicoli del centro storico della vecchia Nicastro. La Nicastro dei pignatari e dei mercanti di terraglie, dei conciatori di pelli, delle fiere e dei mulini ad acqua. L’antica Nicastro delle pacchiane, delle congreghe religiose e delle rivolte. La città dei rioni, delle rughe piene di vita, di parole, di profumi e sentimenti. Quella Nicastro dei tanti uomini che hanno fatto parte della sua storia: da Dario Galli a Pietro Ardito, fino a Pirivissi e Migni Mogni, anime di questi luoghi ricchi di pathos e tradizione. Una storia e tante storie tra racconti, ricordi e leggende.
L’evento è organizzato in collaborazione con l’associazione “Amici dell’Antico Mulino delle Fate” che al termine della passeggiata ospiterà i partecipanti per trascorrere tutti insieme la Galanea allu mulinu. Sempre nel pomeriggio del Lunedì dell’Angelo è in programma la caccia alle uova nel bosco delle fate ideata appositamente per i più piccoli. A seguire la notte del racconto “Gelsomina e il suo regno, l’antico mulino delle fate”, storie fantastiche declamate dalla calda voce di Giancarlo Davoli.