Per i 50 anni della Caritas diocesana lametina arriva il progetto BambininCaritas. Un’iniziativa a cura della rete formata da Acli Terra Calabria, Circolo Acli don Saverio Gatti, Parco Agricolo Calabria, Ucid Lamezia Terme e la Fondazione A. Emanuele Augurusa. per i 50 anni di Caritas diocesana, avvia il progetto BambininCaritas . L’iniziativa progettuale inizia in questo mese di luglio e andrà avanti fino al prossimo mese di dicembre. In concomitanza con le festività natalizie, per la conclusione del progetto, saranno consegnati i doni ai bambini coinvolti nel percorso formativo.
BambininCaritas
Cresce la povertà in Italia, nel 2020 le famiglie in povertà assoluta sono oltre 2 milioni. Un dramma sociale di proporzioni allarmanti al cui superamento si deve contribuire con risposte solidali, creando nuove occasioni di lavoro. All’interno di questo enorme dramma sociale c’è anche Lamezia e ci sono i bambini, anello debolissimo delle famiglie sofferenti e in povertà. Nasce da questo disagio il progetto BambininCaritas a sostegno della Caritas diocesana diretta da don Fabio Stanizzo.
Per rispondere in modo adeguato alla domanda delle famiglie bisognose di beni alimentari e farmaceutici destinati ai più piccoli da uno a sei anni, è stata messa in piedi una partnership piuttosto solida. Nei punti Caritas diocesani questa necessità emerge in modo urgente, allarmante. Tanto che sono i genitori a chiedere beni per i bambini che, purtroppo, in diverse occasioni scarseggiano o sono insufficienti. Tutto questo provoca ulteriore sofferenza dentro le famiglie già colpite da fragilità sociali durante questo lungo periodo di pandemia.
Una partnership solidale
Secondo i presidenti Pino Campisi ( Acli Terra Calabria ) Antonello Di Cello (Circolo Acli don Saverio Gatti), Piero Renda (Parco Agricolo Calabria), Umberto Salatino ( UCID Lamezia Terme) e Francesco Augurusa ( Fondazione Antonio Emanuele Augurusa ) l’iniziativa va a sostegno della Caritas Diocesana “per costruire pilastri di sostegno solidale a favore della famiglia. Un atto d’amore e di solidarietà verso coloro i quali sono ai margini”.
Questo è l’impegno in uscita della rete di associazioni di ispirazione cristiana che avvertono questa emergenza e non faranno cadere nel vuoto la chiamata di impegno nel sociale. Quali le azioni da intraprendere e cosa fare: coinvolgimento e confronto sul progetto BambininCaritas da parte della rete solidale, delle famiglie, delle farmacie, parafarmacie, imprese. Individuazione anche delle fasce di età (1-6 anni) a cui è rivolto il progetto.
Unitamente alla classificazione di prodotti per bambini. In buona sostanza si punta alla nascita di una Rete-Centro di prossimità per prendersi cura e testimoniare la carità, praticare l’inclusione e il reinserimento nel sistema socio-economico del territorio. Per favorire l’amicizia sociale, fare sistema con azioni positive intorno alle famiglie, pensare e vedere i bambini quali soggetti protagonisti del futuro. E, ancora, promuovere il bene morale e sociale. L’idea è un cammino verso la Caritas, in quanto luogo di raccolta dei beni solidali, di dialogo nella ricerca di soluzioni per il bene delle famiglie e dei bambini in particolare. D’altra parte è mons Carlo Roberto Maria Radaelli, presidente di Caritas Italiana, a dirci che “il volontario della Caritas non è solo qualcuno che dona al povero. Ma è chi dagli ultimi riceve e impara. E chi offre il proprio tempo cresce nella sensibilità e nella carità”.
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Excelente.