“La rosa nel bicchiere”, un premio per chi tiene alto il nome di Lamezia nel mondo. Il riconoscimento è stato assegnato alle Terme Caronte nel corso della manifestazione culturale “Liriche, note e sotto le stelle di San Lorenzo” voluta dall’associazione culturale ‘San Nicola’ di Pino Morabito. Il premio ideato dal direttore artistico Maria Scaramuzzino, omaggia un grande autore della letteratura italiana del Novecento: il poeta lametino Franco Costabile.
Omaggio a Franco Costabile
“La rosa nel bicchiere” è una celebre poesia che Costabile ha pubblicato nel 1961; i suoi versi hanno fatto da filo conduttore alla serata evento svoltasi a Caronte, con un ottimo riscontro di pubblico e di critica.
I premi, realizzati dall’orafo lametino Eugenio Rocca, consistono in una rosa cesellata su lastra d’argento e cristallo, poggiata su una pietra volutamente grezza. Una base forte e aspra che simboleggia le contraddizioni della terra calabrese da cui comunque riescono a emergere grandi talenti
La rosa nel bicchiere, quando le diverse forme d’arte diventano poesia
Il riconoscimento “La rosa nel bicchiere” è stato assegnato a professionisti, lametini e non, che riescono a sublimare la loro arte in poesia. I tre premiati della prima edizione sono stati lo stilista Anton Giulio Grande, il tenore Leonardo Caimi, la manager internazionale Daniela Rambaldi. Grande e Caimi, un fashion style e un cantante lirico, due artisti lametini che, nei rispettivi ambiti, si sono affermati a livello mondiale.
Un premio a chi esporta lametinità
Daniela Rambaldi è lametina d’adozione: suo padre Carlo Rambaldi, ‘mago’ degli effetti speciali e tre volte Premio Oscar, ha vissuto gli ultimi anni della sua vita proprio nella cittadina calabrese. La manager è rimasta in Calabria dove continua a promuovere percorsi formativi destinati alle giovani generazioni.
“Può essere poesia un abito di alta moda così come può risultare poetica l’aria di una famosa opera lirica magistralmente eseguita da una grande voce tenorile – spiega il direttore artistico dell’evento Maria Scaramuzzino – Poesia vuol dire anche operare a favore dei giovani per la sana crescita di un territorio difficile e complesso come quello calabrese”.
Daniela Rambaldi e l’impegno a favore delle giovani generazioni
Dopo la scomparsa del suo papà nel 2012, Daniela Rambaldi ha scelto di rimanere a Lamezia, pur continuando a mantenere la sua attività imprenditoriale a Los Angeles. La manager continua a far conoscere l’ingegno e l’opera paterna con iniziative di alto livello come progetti realizzati nelle scuole, mostre, workshop e tanto altro ancora.
La Fondazione Rambaldi infatti, opera incessantemente per la promozione socio-culturale delle giovani generazioni, anche in un territorio ancora purtroppo ostico e problematico come quello della Calabria.
Anton Giulio Grande, da oltre vent’anni nell’olimpo della moda
Il famoso couturier lametino da oltre vent’anni veste donne di successo come le celebrity del jet set, manager di alta finanza, teste coronate, attrici e show girl. Anton Giulio Grande è partito da Lamezia ancora ragazzino inseguendo il sogno di diventare stilista.
Ha perfezionato continuamente i suoi studi riuscendo a creare modelli unici e inconfondibili. Abiti caratterizzati da pizzi, pietre preziose e seducenti trasparenze, frutto di un certosino lavoro sartoriale. Capi che incontrano sempre più i gusti e le tendenze della donna moderna e che consacrano Anton Giulio Grande come maestro di stile e di raffinata eleganza.
Leonardo Caimi, un talento riconosciuto dai melomani di tutto il mondo
L’artista lametino si è prima laureato in filosofia; in seguito si è diplomato in clarinetto e canto al conservatorio di Messina. La sua carriera è costellata di prestigiose esibizioni nelle opere liriche più famose, unitamente alla partecipazione ad eventi musicali di valenza internazionale. Nel 2006 ha debuttato al Teatro alla Scala eseguendo la ‘Petite Messe Solennelle’.
Sono solo alcuni dei momenti importanti della carriera del tenore lametino che, nei mesi scorsi, ha trionfato alla Royal Opera House del Covent Garden di Londra. L’artista ha interpretato il ruolo di Don Josè nella Carmen di Bizet. Il pubblico londinese ha osannato Caimi così come avviene ormai in tutti i teatri del mondo ogni volta che il tenore italiano si esibisce, mandando in visibilio il pubblico dei melomani.
Anche a Caronte Caimi ha incantato i numerosi presenti eseguendo due famosi brani della tradizione musicale napoletana: “Dicitincello vuje” e “O sole mio”. Due interpretazioni magistrali premiate dai lametini con una appassionata e calorosa standing ovation.