Giornata mondiale dei poveri e i progetti in itinere della Caritas diocesana. La Caritas diocesana di Lamezia Terme, sabato prossimo 14 novembre, effettuerà un sopralluogo al complesso interparrocchiale di San Benedetto. Una visita in prospettiva che guarda ai progetti in itinere e a quelli in divenire che si realizzeranno sul territorio diocesano ed anche nello stesso complesso. Il sopralluogo è stato deciso in concomitanza con la quarta Giornata mondiale dei poveri che la Chiesa celebra in tutto il mondo il 15 novembre.
I progetti della Caritas diocesana
Al sopralluogo prenderanno parte il vescovo, monsignor Giuseppe Schillaci e il direttore della Caritas nonchè presidente della Fondazione Caritas, don Fabio Stanizzo. Saranno presenti anche il vicedirettore della Caritas, don Giacomo Panizza ed il diacono permanente Ubaldo Navigante.
Nel corso dell’incontro aperto anche alla stampa, la Caritas diocesana lametina illustrerà le iniziative che vuole realizzare a favore di chi è più debole. Di chi, specialmente in questo difficile tempo di pandemia, vive ancora ai margini della nostra società.
Il messaggio di Papa Francesco
“L’incontro con una persona in condizione di povertà ci provoca e ci interroga”, scrive papa Francesco nel suo messaggio per la giornata mondiale. Il Pontefice si chiede: “Come possiamo contribuire ad eliminare o almeno ad alleviare la sua emarginazione e la sua sofferenza? Come possiamo aiutarla nella sua povertà spirituale? La comunità cristiana è chiamata a coinvolgersi in questa esperienza di condivisione, nella consapevolezza che non le è lecito delegarla ad altri.
E per essere di sostegno ai poveri è fondamentale vivere la povertà evangelica in prima persona. Non possiamo sentirci ‘a posto’ quando un membro della famiglia umana è relegato nelle retrovie e diventa un’ombra. Il grido silenzioso dei tanti poveri – conclude il Papa – deve trovare il popolo di Dio in prima linea. Sempre e dovunque, per dare loro voce, per difenderli e solidarizzare con essi davanti a tanta ipocrisia e tante promesse disattese. Per invitarli a partecipare alla vita della comunità”.