Al via la seconda edizione del Festival delle erranze e della filoxenìa che, anche per quest’anno, coinvolge un attivo gruppo di comuni del Reventino. Conflenti e Martirano Lombardo, Lamezia Terme, Serrastretta, Carlopoli, Platania e Motta Santa Lucia sono le comunità che hanno deciso di mettere i propri saperi e le proprie tradizioni al servizio del principio di ospitalità.
Festival delle erranze per riscoprire il senso del viaggio
Un festival in sei tappe che nasce dal desiderio di mostrare questo pezzo di Calabria in tutta la sua complessità. L’hinterland montano di Lamezia Terme si riscopre raccontandosi e ritrovando in sé il senso del viaggio. Rivalutando anche il valore dell’accoglienza, della condivisione e dell’incontro.
Come spiegano gli organizzatori, il festival prende le mosse da motivi “simili a quelli che inducono un viandante a mettersi in cammino. La sua mente sul principio sarà affollata di emozioni contrastanti. Tuttavia, dopo i primi passi, quando l’incedere avrà trovato il suo ritmo, le idee si saranno disposte probabilmente in modo nuovo”.
Festival delle erranze tra i sentieri del Reventino
Il festival, fortemente voluto dalle comunità del Reventino, si presenta come luogo d’incontro in cui troveranno spazio viaggiatori, filosofi, religiosi, scrittori e artisti. L’idea è quella di creare una mappa di racconti del territorio che possa abbracciare i viandanti assetati di desiderio, di scoperta e condivisione.
Inoltrarsi nel mondo conosciuto, infatti, potrà essere entusiasmante tanto quanto le esplorazioni dell’ignoto. Pertanto il viaggio, sebbene circoscritto in quei paesi che siamo abituati ad attraversare nei nostri spostamenti quotidiani, sarà una costante scoperta. Il cammino sarà un disvelamento sempre nuovo di identità territoriali che si davano per perdute. Si tratta di identità che non rigettano le contaminazioni culturali, che non si barricano nel conosciuto, ma che si aprono alla rigenerazione, al nuovo e allo scambio.
Le tappe per i moderni viandanti
Come accennato, le tappe previste sono sette e la prima si è già svolta domenica a Conflenti e Martirano Lombardo sotto il titolo “I pastori di una volta”. Per l’occasione Conflenti Trekking e Cooperativa Orso hanno dato vita a un incontro volto a far conoscere l’importanza dell’allevamento caprino per le loro comunità. I trekker, con il bestiame al seguito, hanno attraversato il parco Bombarda, un paradiso naturalistico ai piedi del monte Mancuso.
Il prossimo 14 luglio sarà la volta di Lamezia Terme con l’evento “Panta rhei. Dall’Ocinaro al Bagni”. Il viaggio in questo caso affiancherà l’antico fiume Ocinaro, attuale torrente Bagni, rintracciando i primi insediamenti della città della Piana. Il percorso sarà curato dalle guide dell’associazione Santi 40 Martiri e arricchito in serata da un incontro con Vincenzo Villella, storico e scrittore. Il 21 luglio i viandanti si sposteranno a Serrastretta per “Serrastretta si racconta”. I moderni viandanti conosceranno la storia, la tradizione e il patrimonio culturale del paese attraverso una kermesse itinerante suddivisa in tappe. Momenti di un unico percorso fatto di storia e letture e con l’opportunità di visitare il Museo della civiltà contadina ed artigiana.
I tesori perduti delle fate
Il 30 luglio sarà il turno di Carlopoli con l’evento “Suoni in Abbazia”. Per l’occasione saranno presenti chitarristi di levatura nazionale e internazionale. Inoltre ci sarà la testimonianza dell’unica discendente della famiglia De Bonis, maestri liutai in Bisignano dal lontano 1700. Sarà anche possibile visitare l’Abbazia di Santa Maria di Corazzo.
La tappa di Platania, dal 2 al 4 agosto, offrirà un fine settimana fatto di magia, storia e incontri dal titolo “Alla scoperta dei tesori perduti delle fate, sulle tracce di antichi stupori”. Infine il festival chiuderà i battenti il 17 Agosto a Motta Santa Lucia con la manifestazione “Assaporando Motta”, una tappa che consentirà ai viandanti di entrare nella cultura e nella tradizione riscoprendo ricordi dal gusto antico.
I luoghi dove natura e storia si fondono
Come spiegano gli organizzatori, il Festival delle erranze e della filoxenia “è una manifestazione che rende tutti i soggetti coinvolti consapevoli di far parte di un medesimo paesaggio che, proprio grazie agli erranti, ritorna a vivere”.
Nel corso delle diverse tappe, gli erranti che prenderanno parte al cammino, potranno calpestare luoghi in cui la storia dell’uomo si è fusa con la natura. Silenzi, riscoperte, letture e consapevolezza saranno gli ingredienti che animeranno il cammino con l’intento di recuperare, tappa dopo tappa, il rapporto con i nostri luoghi, con quella bellezza che storia e natura hanno cesellato per secoli.
(Foto Facebook Festival delle erranze e della filoxenia)