Comunità ucraina nuovamente in piazza per ringraziare chi si sta prodigando per una nazione pesantemente ferita dall’offensiva russa. Per esprimere gratitudine a chi sta accogliendo i profughi, donne e bambini soprattutto, che stanno scappando dall’inferno della guerra. “Un mese di guerra per la libertà e la democrazia”. Questo il nome della manifestazione che la comunità ucraina residente a Lamezia ha tenuto sull’isola pedonale di corso Nicotera.
Un momento di incontro, tra canti e riflessioni comunitarie, per dire ‘grazie’ a chi sta sostenendo la causa del popolo ucraino. Per manifestare riconoscenza a Lamezia e a tutti i Comuni limitrofi che stanno mostrando vicinanza e solidarietà concreta ad un’intera nazione sconvolta da un conflitto sempre più cruento. A partecipare al sit-in pacifico il sindaco di Lamezia Paolo Mascaro e il primo cittadino di Maida, Salvatore Paone.
La comunità ucraina ringrazia per la vicinanza e la solidarietà
È un momento difficile per tutto il mondo, in particolare per l’Europa e gli ucraini ospiti nei diversi Paesi dell’Unione, chiedono di potere dire ‘grazie’ e parlare della grande tragedia che li ha colpiti: il conflitto bellico intrapreso dalla Russia di Putin. Anche a Lamezia Terme l’associazione di ucraini residenti in Italia, Svitanok che vuol dire Alba, ha deciso di raccontare la propria gratitudine per gli innumerevoli segni d’aiuto che sta ricevendo e di spiegare le ragioni della resistenza in un Paese che sembrava facile da conquistare.
“Abbiamo avuto in questo mese una dimostrazione di grande solidarietà ed è giusto che pubblicamente diciamo grazie a chi ci sta dando sostegno. Così come riteniamo sia importante spiegare perché le nostre sorelle e i nostri fratelli stanno combattendo e resistendo in Ucraina”. A parlare così è Stanislav Shevchenko, ormai da tempo residente a Lamezia Terme e referente dell’associazione.
“Siamo un popolo che lotta per la democrazia e la libertà”
“Il nostro è un gesto simbolico ma al quale diamo grande rilievo – sostiene il referente di Svitanok – non solo perché riteniamo giusto ringraziare e dire come e dove vanno gli aiuti ricevuti, ma perché siamo un popolo che lotta per la democrazia, che non vuole rinunciare alla propria libertà e che può, sulla propria pelle, dimostrare come tutto può cambiare in un momento anche quando ti senti al sicuro. Vogliamo parlarvi di questa nostra storia. Qui, siamo in tanti e ci siamo attivati per far sì che nella nostra terra d’origine sentissero che non sono soli e la loro resistenza è la nostra speranza di non perdere la libertà e la democrazia conquistate con tanta fatica.
Appena abbiamo chiesto aiuto ai nostri amici calabresi la risposta è stata meravigliosa – spiega Shevchenko – Sin da subito nel nostro punto raccolta è arrivato tanto. Ma anche in altre sedi la sensibilità è stata inimmaginabile”. Shevchenko tiene a ribadire: “Dobbiamo ringraziare tante associazioni di volontariato, l’amministrazione di Lamezia Terme, di Pianopoli, di Feroleto Antico, Serrastretta, Maida e Vibo Valentia. In questi Comuni, i cittadini, le associazioni, le scuole, ci hanno dato un grande contributo materiale ma soprattutto tanto sostegno sul piano umano e psicologico”.
(Foto Scaramuzzino)
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